venerdì 21 maggio 2010

30 maggio 2010 Giornata della Donazione



Domenica 30 maggio 2010 si svolgerà a Bologna la pedalata Giardini Margherita-Basilica di S.Luca nell’ambito delle manifestazioni per la “Giornata della Donazione e dei trapianti” organizzata dal Centro di Riferimento Trapianti dell’Emilia Romagna.
La Pedalata è organizzata dall’Associazione Trapiantati di Cuore S.Orsola-Malpighi di Bologna (A.T.C.O.M. onlus) in collaborazione con il G.C. Azzurra, U.I.S.P. e il Moto Club Medardo Monari.
Il programma della giornata si svolgerà come di seguito:
-ore 8,30/9,00 circa ritrovo dei ciclisti in piazza Jacchia, all’interno dei giardini Margherita (ingresso Porta S. Stefano), presso lo stand del Centro Riferimento Trapianti dell’ Emilia Romagna--Ristoro e distribuzione magliette, con il messaggio della donazione, ai ciclisti iscritti alla manifestazione.
-Ore 9,00/9,30 circa, partenza in gruppo, con scorta della Polizia Municipale, accompagnati dalle moto d’epoca, il tragitto si snoderà per Viale Gozzadini, Viale Panzacchi, Viale Aldini, Via Saragozza, Via Casaglia e arrivo nel piazzale della Basilica di S. Luca.
-Ristoro e saluti presso lo stand dell’A.T.C.O.M.Ore 10,30 circa, S. Messa celebrata all’interno della Basilica, durante la quale canteranno la cantante soprano Monica Delli Carri, il cantante tenore Gabriele Mangione e il cantante basso Antonio Marani . .
Seguirà il ritorno ai giardini Margherita, allo stand del C.R.T. E.R. dove, alla presenza della stampa e di radio locali, proseguiranno le iniziative della giornata.

lunedì 17 maggio 2010

Donare il cuore senza limiti

Consiglio Nazionale delle Ricerche/Biologia


Non escludere gli over 55 consentirebbe di ridurre le liste d’attesa per i trapianti. Questo l’obiettivo di un test di funzionalità cardiaca testato da Ifc-Cnr e Sant’Orsola. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Heart and Lung Transplantation

Il trapianto d’organo è ancora l’unica soluzione per salvare la vita di molti pazienti con malattie cardiache gravi avanzate

Alternative come cuore artificiale, trapianto da animali geneticamente modificati o assistenza ventricolare meccanica prolungata oltre 3-4 mesi sono ancora in fase di studio.

Per tale ragione, si registra a livello sia italiano sia internazionale una costante carenza di donatori, resa ancor più pesante dall’età limite, fissata a 55 anni.

Una ricerca dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Ifc-Cnr), però, ora dischiude nuove e più ampie possibilità. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Heart and Lung Transplantation.

“Sono oltre 700 i pazienti che ogni anno in Italia avrebbero bisogno di un cuore nuovo, mentre le donazioni raggiungono a malapena la metà. I pazienti in lista d’attesa (media 2-3 anni) hanno una qualità di vita difficile e una mortalità di quasi il 9% annuo”, spiega Tonino Bombardini, ricercatore associato dell’Ifc-Cnr. Se ogni anno si utilizzasse anche solo un sesto dei 670 donatori di cuore ultra cinquantacinquenni, i trapianti in Italia aumenterebbero di 100 l’anno”.

Da questa constatazione, circa cinque anni fa, è partita un’indagine congiunta con il Centro trapianti cuore-polmone del ‘Sant’Orsola’ di Bologna, volta a quantificare la ‘bontà’ funzionale dei cuori dei cosiddetti donatori ‘marginali’”.

Il gruppo utilizza come test diagnostico un ‘eco-stress farmacologico’: “Si infonde sotto controllo ecocardiografico continuo il dipiridamolo, un farmaco vasodilatatore già in uso da 25 anni per la diagnosi non invasiva di malattia coronarica”, spiegano Bombardini e Giorgio Arpesella del ‘Sant’Orsola’.

“Il cuore è infatti un organo erettile, la cui funzione aumenta con l’aumentare del flusso, ma questo solo se le coronarie sono sane e il miocardio è normale. Se il cuore sotto stress obbedisce a tale corrispondenza, allora è adatto per la donazione; altrimenti, se nonostante la vasodilatazione coronarica la funzione peggiora, viene scartato. Il test, che viene eseguito dopo la dichiarazione di morte cerebrale del donatore, dura 6 minuti e rispetta gli altri organi da trapiantare”.

Per uniformare e ottimizzare i risultati a livello nazionale, il ‘Core Eco Lab’ dell’Ifc-Cnr di Pisa certifica i cardiologi idonei ad effettuare l’indagine nei centri abilitati, mentre un portale web, http//adonhers.ifc.cnr.it, consente di inserire le risposte eco-stress dei possibili donatori.

“Il progetto ‘Donazione di cuore marginale’ ha visto il coinvolgimento dell’Associazione interregionale trapianti e l’Organizzazione Toscana trapianti”, conclude Eugenio Picano, direttore dell’Ifc-Cnr di Pisa. “Attualmente attivo in nove centri in Emilia-Romagna e Toscana - Cesena, Bologna, Baggiovara e Parma; Pisa, Firenze, Lucca, Empoli e Siena - è pronto per essere esteso a tutte le regioni italiane”.

Secondo dati Cnt-Centro nazionale trapianti, nel 2006 solo il 45% dei 1.234 donatori di cuore potenziali in Italia avevano un’età inferiore ai 55 anni. E inoltre 169 dei 345 trapianti venivano eseguiti in riceventi ultra-55enni

Anche negli Stati Uniti, dove ogni anno si effettuano più di 2.000 trapianti di cuore, solo il 7% dei donatori ha una età superiore ai 50 anni, nonostante la mortalità annua dei cardiopatici in lista d’attesa sia superiore al 10% (dati Optn-Organ Procurement and Transplantation Network – Srtr-Scientific Registry of Transplant Recipients, 2008)

davvero basta poco?


SETTE SEMPLICI MOSSE – Per raggiungere la salute cardiovascolare «ideale», dicono i cardiologi, bisognerebbe non aver mai fumato o aver smesso da più di un anno; avere un indice di massa corporea inferiore a 25 kg/m2 (calcolato dividendo il peso per l’altezza al quadrato); fare almeno 150 minuti di esercizio fisico moderato o 75 minuti di esercizio intenso a settimana; seguire una dieta equilibrata, mangiando soprattutto frutta e verdura, cereali, pesce (almeno 2 volte a settimana), carni magre, cibi con pochi grassi, non bere bevande troppo zuccherate, ridurre a meno di 1.500 milligrammi il consumo quotidiano di sale; avere il colesterolo totale inferiore a 200 mg/dL, la pressione arteriosa intorno ai valori 120/80 mm Hg, la glicemia a digiuno inferiore a 100 mg/dL. «Il primo passo è conoscere i valori di colesterolo, pressione e glicemia e cosa significano – suggerisce Clyde Yancy- . Il successivo è cercare di essere in regola almeno con uno dei sette obiettivi». Insomma, un passo alla volta. Non riuscite a mettervi a dieta? Concedetevi un’altra chance; nel frattempo provate a buttare definitivamente le sigarette e, magari, a muovermi di più.

IL COMMENTO – «La maggior parte di noi è sottoposta ogni giorno a continue pressioni, al lavoro, in famiglia, che spesso può “compensare” con abitudini poco sane, come mangiar male o fumare troppo – fa notare il cardiologo Attilio Maseri, presidente della Fondazione «Per il tuo cuore» per la lotta alle malattie cardiovascolari – . Il medico, allora, dovrebbe dare consigli positivi, aiutare a fare prevenzione “su misura”. Se ci prescrivono 3 ore di esercizio fisico a settimana difficilmente lo faremo; diverso, invece, se andiamo in palestra o a correre perché ci divertiamo. Spesso comportamenti poco salutari, come una vita sedentaria o un’alimentazione priva ad esempio di frutta e verdura, sono il risultato di stili di vita sbagliati fin dall’infanzia – continua Maseri – . Aver reintrodotto nel nostro Paese l’educazione fisica nelle scuole elementari è un buon inizio. I bambini devono poter rincorrersi, giocare a nascondino invece di stare seduti davanti a tv e computer».

lunedì 10 maggio 2010

Rekord di trapianti a Bologna

05 maggio 2010. Tredici trapianti in 48 ore, altrettante persone a cui è stata salvata la vita grazie alle donazioni. Medici in prima linea al Sant' Orsola. Per una due giorni di passione, tra bisturi ed anestesie. Domenica sera è cominciata la maratona al Padiglione 25: sei trapianti di fegato, tre di cuore, quattro di rene. Con un doppio trapianto di fegato e cuore su un paziente chea sua volta ha donato il fegato a un altro. Effetto «domino». E' finita ieri sera alle sette, con il chirurgo Antonio Pinna, numero uno dei trapianti di fegato e intestino, che usciva dalla sala operatoria in camice verde. «Se è un record non lo so, ma è sicuramente un gran bel numero di cui siamo tutti soddisfatti. Tredici persone che escono fuori dalla lista di attesa è un fatto importante. Nove pazienti erano molto gravi, abbiamo restituito loro la vita. E abbiamo dato ai trapiantati di rene la speranza di non fare più dialisi», commenta Pinna. In contemporanea su tre sale operatorie hanno lavorato la sua équipe e il gruppo dei cardio-chirurghi guidato dai professori Giorgio Arpesella e Roberto Di Bartolomeo. Con loro una trentina di infermieri, pronti al super lavoro, il Centro regionale trapianti - in tempi record gli organi donati sono arrivati da Reggio Emilia, Parma e dal Maggiore - la squadra degli anestesisti e dei rianimatori. Tra i nomi, Guido Frascaroli, Maurizio Fusari, Stefano Faenza e Gerardo Martinelli. «Non si era mai arrivati a tanti trapianti in così poco tempo: ci vuole un' organizzazione del personale co mplessa che il policlinico ha assicurato», dice il direttore del dipartimento di Chirurgia generale e dei Trapianti d' organo. «Alla fine sei stanco, ma gratificato. Abbiamo assicurato la vita a tredici persone. Con l' impegno di tutti e grazie alle donazioni, all' altruismo dei pazienti e dei loro famigliari. Auspico che anche le altre centinaia di persone in lista d' attesa possano ricevere questo dono».